18/04/10

L'assurdità di ogni guerra

Mercoledì 21 aprile serata dedicata all'assurdità di ogni guerra, con la visione "critica" del film LEBANON, Leone d'oro all'ultimo Festival del cinema di Venezia: l'esperienza di quattro soldati israeliani rinchiusi all'interno di un carro armato durante l'invasione del sud del Libano nel 1982.

Trattandosi di un film acclamato e al tempo stesso criticato da più parti, la proiezione sarà preceduta e seguita da un dibattito volto a contestualizzare l'episodio narrato all'interno della politica di Israele verso i paesi confinanti ed i territori palestinesi occupati.

Dalle 20 in funzione bar e trattoria.
A seguire, alle 21, proiezione del film
LEBANON (di Samuel Maoz, Israele 2009)

INGRESSO GRATUITO

Saranno inoltre presenti i ragazzi di Amnesty International - gruppo 251 di Roma, per raccogliere firme a sostegno delle loro petizioni.


Estratto da un comunicato di ISM-Italia, il gruppo di supporto italiano dell'International Solidarity Movement Palestinese (movimento impegnato a resistere all’occupazione israeliana usando i metodi dell’azione non violenta), che sta conducendo una campagna di boicottaggio accademico e culturale di Israele:

"A pochi giorni dalla pubblicazione del rapporto Goldstone, da parte del Consiglio per i diritti umani dell’ONU, che documenta le violazioni del diritto internazionale, i crimini di guerra e contro l’umanità commessi dall’esercito israeliano durante il massacro di Gaza (dal 27 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009 ci sono stati oltre 1400 morti, tra i quali centinaia bambini), esce nelle sale Lebanon, di Samuel Maoz, Leone d’Oro a Venezia.
Al film ha contribuito l’Israel Film Fund, l’ente nazionale per il cinema, che continua la politica tesa a mostrare al mondo il volto umano e tormentato di Israele: uno stato che da 60 anni occupa illegalmente i territori palestinesi, discrimina i suoi cittadini in base all’etnia, impedisce il diritto al ritorno nella loro terra dei palestinesi cacciati da una pulizia etnica che prosegue tuttora, con il genocidio a Gaza, con uccisioni mirate, insediamenti illegali, imprigionamenti, distruzione e sottrazione delle risorse economiche e il Muro dell’aparheid, in tutta la Palestina.
Lebanon non è il primo film israeliano che compatisce, deresponsabilizza e, infine, assolve i massacratori, ieri in Libano oggi a Gaza. Valzer con Bashir ne è un altro esempio."

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